LE PIANTE

Di Maya Cerea e Giulia Usuelli

LE PIANTE  

CARATTERISTICHE
Le piante sono organismi terrestri diffuse soprattutto sulla terraferma, tranne alcune che vivono ancora in ambiente acquatico. Sono organismi eucarioti caratterizzati dalla presenza della parete cellulare. Le piante verdi sono autotrofe perché capaci di sintetizzare i carboidrati attraverso la fotosintesi clorofilliana.

PROCESSO DI FOTOSINTESI CLOROFILLIANA


La clorofilla contenuta nella foglia assorbe la luce del sole e ne trattiene l’energia. Grazia all’energia del sole, l’anidride carbonica e la linfa grezza sono trasformate in zuccheri (linfa elaborata) utilizzati dalla pianta per crescere. Nell’area, sempre attraverso gli stomi, viene liberato l’ossigeno. Il processo fotosintetico si svolge all’interno dei cloroplasti. All’interno di questi si trova un sistema di membrane che formano pile di sacchetti appiattiti (tilacoidi). 
All’interno di queste membrane troviamo delle molecole di clorofilla aggregate a formare i cosiddetti fotosistemi. 
La fotosintesi si sviluppa in due fasi:
- nella prima fase (FASE LUMINOSA) la linfa grezza composta da sali minerali e acqua, passa dalle radici fino alle foglie che catturano la luce grazie alla clorofilla.
- nella seconda fase (FASE OSCURA) la clorofilla si attiva per combinare la linfa grezza e l'anidride carbonica. Quello che viene accumulato viene sfruttato per produrre il GLUCOSIO che viene inviato in tutto il resto della pianta per nutrirla e farla crescere.

ORTICA
DOVE SI PIANTA?
Le ortiche amano il sole ma si adeguano a ogni temperatura infatti le possiamo trovare anche in alta quota. Sono predisposte a un terreno umido e ricco di azoto, caratteristiche che troviamo in quasi tutti i campi italiani. 
Fiorisce da maggio a settembre con piccoli fiori verdi al margine e crescono sotto le foglie.
Si raccoglie invece ad aprile in quanto la pianta raggiunge il suo "tempo balsamico" e proprio in questo periodo dell'anno le ortiche hanno più principi attivi e nutrienti.
BENEFICI DELL’ORTICA
Le proprietà diuretiche e antinfiammatorie dell’ ortica sono note già da tempo alla medicina popolare, che sfrutta le foglie di questa pianta proprio per farti fare tanta pipì e per il trattamento di reumatismi, attriti, dolori muscolari e dolori articolari.
CHE SUCCEDE SE MANGI L’ORTICA
Oltre a essere ricche di ferro, potassio, calcio, vitamine e sostanze vegetali secondarie, le ortiche sono anche una buona fonte di proteine. Il loro contenuto di vitamina C é tre volte maggiore di quello dei broccoli.
Vanno però mangiate solo le foglie giovani perché a lungo andare i nostri reni potrebbero irritarsi per la presenza di calcio carbonato.

LA PIANTA CARNIVORA
DOVE DEVE STARE
Per la pianta carnivora dionea è molto importante la posizione in cui va posta: deve stare alla luce, possibilmente del sole diretto, si deve proteggere da correnti d’aria e preferisce terreno umido.
Se viene tenuta in casa, è consigliabile metterla sul davanzale della finestra che sia ben soleggiata e rivolta a sud.
In inverno, invece, devono essere tenute al freddo per tutto il periodo di riposo. Vanno lasciate all'aperto o se si decide di tenerle in casa, vanno messe in una stanza fredda, priva di riscaldamento e con luce abbondante.
COME DAR DA MANGIARE A UNA PIANTA CARNIVORA
Una delle specie principali, la drosera, può essere nutrita una volta ogni 15-20 giorni con latte parzialmente scremato diluito con acqua, da somministrare in piccolissime quantità soltanto sulle foglie sane e collose, che di solito catturano gli insetti.
QUANTO DURANO?
La vita medie delle piante carnivore varia dai due ai tre anni , poi la pianta muore ma dalle gemme basali prendono vita un numero infinto di germogli che hanno lo stesso gene della pianta madre.























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