IL DISASTRO DI CHERNOBYL

 di Bellometti Edoardo, Gatti Gabriel e Moioli Alessandro

Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 Aprile alle ore 1:23:40 del mattino,
presso la centrale nucleare V.I.Lenin, situata in Ucraina settentrionale (all'epoca parte dell'Unione Sovietica), a 3 KM dalla città di Prypjat e 18 KM da quella di Chernobyl, 16 KM a sud del confine con la Bielorussia.
E’ stato più grave incidente nucleare mai verificandosi in una centrale nucleare, è uno dei 2 incidenti classificati come catastrofici con il livello 7, insieme all'incidente avvenuto nella centrale di Fukushima in Giappone nel marzo nel 2011.
Le cause furono indicate in gravi mancanze da parte del personale, sia tecnico sia dirigenziale, a problemi reattivi alla statura, alla progettazione dell'impianto stesso e della sua errata gestione economica e amministrativa. 
Nel corso di un test definito "di sicurezza", il personale si rese responsabile della violazione di svariate norme di sicurezza e di buon senso, portando un brusco e incontrollato aumento della potenza (e quindi della temperatura) del nocciolo di reattore n.4 della centrale: si determinò quindi la scissione dell'acqua di refrigerazione in idrogeno e ossigeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento del reattore.
Il contatto dell'idrogeno e della grafite incandescente delle barre di controllo con l'aria, a sua volta, innescò una fortissima esplosione, che provocò lo scoperchiamento del reattore e di conseguenza causò un vasto incendio.
Le nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale, la Finlandia, la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, toccando anche l'Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l'  Austria e i Balcani, fino a porzioni della costa orientale del nord America.

Le città circostanti la centrale vennero fatte evacuare e risultano ancora invivibili e contaminate anche a distanza di 34 anni. Inoltre molti degli addetti della centrale, i vigili accorsi a spegnere l’incendio e tante persone delle città vicine (in particolare Prypjat) morirono a causa delle radiazioni o svilupparono gravi patologie.





































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