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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

A CARNEVALE...OGNI SCHERZO VALE!

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di Fratus Anna e Magnano Lara LA STORIA DEL CARNEVALE Il carnevale ha origini molto antiche. È una festa Cristiana che aveva luogo il giorno prima della Quaresima dove veniva vietata la carne. Infatti secondo la più accreditata interpretazione il termine “Carnevale” deriva dall’espressione latina: carnes levare cioè “togliere la carne”. Durante questa festività bisognava lasciarsi andare per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Mascherarsi rendeva irriconoscibili il ricco e il povero e scomparivano così le differenze sociali.  QUANDO SI FESTEGGIA? Il Carnevale non ha una data fissa: ogni anno dipende da quando cade la Pasqua.   IL CARNEVALE ITALIANO Ogni regione festeggia a modo suo, ma i colori e la voglia di divertirsi accomunano tutte le feste. I carnevali più famosi d’ Italia sono quelli di: Venezia, Viareggio, Ivrea, Cento, Gambettola, Satriano e Acireale. Il più famoso senza dubbio è quello di Venezia con le sue eleganti maschere ricche di ornamenti. Ogni anno si torna indietro nel

IL FENOMENO DELL’ AURORA BOREALE

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di Bellebono Martina, Vitali Pietro e Zanini Gemma L'aurora boreale, spesso denominata aurora polare o australe a seconda che si verifichi rispettivamente nell'emisfero nord o sud, è un fenomeno ottico dell'atmosfera terrestre, caratterizzato principalmente da bande luminose di un'ampia gamma di forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio tipicamente di colore rosso-verde-azzurro. Drappeggi colorati che si agitano come sospinti dal vento, macchie lattiginose, archi di luce e raggiere pulsanti, lingue di fuoco: le aurore sono fenomeni luminosi molto frequenti nelle zone polari, dove si manifestano con una grande varietà di forme e di colori. A COSA È DOVUTO L’AURORA BOREALE? L’aurora boreale, in parole semplici è un gioco di luci, una sorta di effetto ottico oppure, se vogliamo essere più tecnici, un fenomeno atmosferico incredibile……… L’AURORA boreale infatti è scatenata dall’incontro tra le particelle generate del sole, dal vento solare, e dalla

PADRE FABIO, IL NOSTRO DIRETTORE

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di Nossa Mattia e Poli Edoardo 1.  In che cosa consiste il tuo lavoro? E da quanti anni lo svolgi? Più che un lavoro è una missione e una vocazione, infatti all’età di 20 anni ho scelto di consacrarmi come religioso nella Congregazione Sacra Famiglia per offrire il mio servizio come sacerdote ed educatore nelle Scuole o Parrocchie sparse nel mondo, secondo gli insegnamenti e il Carisma della nostra Fondatrice Santa Paola Elisabetta Cerioli. Dal 2014, anno in cui ho finito il Seminario, sono Direttore della Scuola Primaria di Martinengo e insegnante di religione. 2. Perché hai deciso di diventare Direttore? Non ho deciso io, ma mi è stato chiesto dal Superiore Generale. Noi   religiosi, attraverso il voto di obbedienza che abbiamo emesso, veniamo inviati a lavorare nelle opere della Sacra Famiglia, e quando mi è stato chiesto di venire in questa scuola io ho accettato molto volentieri.   3.  Che cosa bisogna fare per diventare Direttore di una scuola?                                    

SANTA PAOLA ELISABETTA CERIOLI

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di Austoni Marta, Bergamaschi Alice e Bombarda Elena Costanza Cerioli nasce a Soncino il 28 gennaio 1816 figlia di una nobile famiglia. Fin da bambina si dimostra disponibile, sensibile ai poveri e ai sofferenti.  Aveva 19 anni quando i suoi genitori la fecero sposare con un uomo molto più vecchio di lei, la sua vita coniugale non sarà mai facile. Anche l’esperienza della maternità sarà dura e dolorosa perchè, dei quattro figli, solo Carlo vivrà fino ai 16 anni, poi morirà e nello stesso anno anche il marito.  La nobile Cerioli ispirata dalle parole del figlio Carlo:' Mamma, non piangere.  Il signore ti darà altri figli ‘’, scelse di aprire le porte del suo palazzo per accogliere le prime due orfane che in lei ritrovano una mamma.  L’8 Dicembre 1857 Costanza Cerioli, la madre di tanti orfani, che prenderà poi il nome di Suor Paola Elisabetta, fonda l’istituto delle Suore della Sacra Famiglia a Comonte di Seriate in provincia di Bergamo. Presto si affiancò anche il ramo maschile dei