AURORA BOREALE
AURORA BOREALE
di Pezzotta Filippo e Edoardo Resmini
L’ aurora boreale è un fenomeno caratterizzato visivamente da bande luminose che assumono un’ ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio,di solito di colore rosso-verde-azzurro,detti archi aurorali, causato dall’ internazione di particelle cariche ( protoni ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera terrestre ( atmosfera tra i 100-500 km ): tali particelle eccitano gli atomi dell’ atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. Viene denominata aurora boreale qualora si verifichi nell’ emisfero nord (boreale) ,mentre il nome aurora australe è riferito all’ analogo dell’emisfero sud (australe).
Il 28 agosto 1859 furono avvisate alcune aurore lungo una vasta area del territorio americano.
Centri scientifici di tutto il mondo la strumentazione subì forti e inspiegabili variazioni e correnti spurie si formarono nelle linee telefoniche . Il giorno seguente, l’astronomo inglese Richard Christoper Carrington noto’ un gruppo di macchie solari di dimensioni insolitamente grandi,dal quale partiva un lampo di luce biancastra che dopo qualche ora produsse una seconda ondata di aurore di grande intensità . Con la grande aurora del 1859 (chiamata anche evento di carrington),i modelli di spiegazione dei fenomeni di attività solare si evolsero rapidamente: le antiche ipotesi di lampi ad alta quota, o di luce riflessa da iceberg, furono sostituite da quelle più attinenti agli eventi solari e alla perturbazione.
É stimato che tempeste di tale intensità capitino ogni 500 anni. Un altro evento di intensità pari alla metà di quella del 1859 è accaduto nel 1690 ha provocato interferenze radio in tutto il pianeta. Gli esperti ritengono che i costi di una eventuale super tempesta potrebbero essere paragonabili a quelli di un grande terremoto, nel caso dovessero mancare le opportune contromisure, come procrastinare alcune attività delicate svolte dai satelliti, spostare le aeree, individuare in anticipo gli elementi
Vulnerabili delle reti, l’attività magnetica solare, e quindi
Anche la formazione di macchie solari, varia ciclicamente ogni 11 anni. Nel mese di dicembre del 2019 è iniziato un nuovo ciclo con un massimo di attività previsto nel 2025. Negli ultimi 11 anni gli studiosi hanno rilevato circa 21.000 brillamenti 13.000 nubi di plasma fuoriusciti dalla superficie solare.
In Italia la visibilità dell’aurora boreali è abbastanza rara ma nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1848 il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche a basse latitudini.
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