LO STENDARDO DI UR
STENDARDO DI UR
di Niccolò Annovazzi, Alessandrini Davide e Alessandro Giobbi
I Sumeri furono un popolo della Mesopotamia meridionale, la cui civiltà fiorì tra il 4100 e il 1750 a.C. circa.
Uno degli oggetti più importanti per i Sumeri era lo Stendardo di Ur.
Si tratta di un reperto archeologico sumero, ritrovato in una necropoli reale di Ur e risalente al 2500 a.C. circa.
Oggi è conservato al British Museum di Londra.
Lo Stendardo di Ur è composto da quattro pannelli lignei decorati: due facciate principali rettangolari e due più piccole trapezoidali poste ai lati.
Probabilmente veniva usato come oggetto di devozione, portato in processione all’estremità di un bastone di legno, oppure come oggetto votivo collocato in un tempio.
Le decorazioni sono realizzate con intarsi di lapislazzuli, pietre di calcare rosso e madreperla bianca, incastonati su uno strato di catrame.
Le due facciate principali dello stendardo sono conosciute come il “Pannello della Pace” e il “Pannello della Guerra”, in base ai temi rappresentati.
Gli dèi principali dei Sumeri erano An, Enlil, Enki, Utu, Sin, e Ki/Ninhursag.
Significato del nome “Sumer”:
Il nome “Sumer” potrebbe derivare da un’espressione accadica che significa “terra dei re civilizzati”. Tuttavia, i Sumeri chiamavano sé stessi “sag-giga”, ovvero “teste nere”, in riferimento al colore dei capelli.
I Sumeri vivevano nella Mesopotamia meridionale, una regione corrispondente all’attuale Iraq meridionale. Qui si trovavano importanti città-stato come Ur, Uruk, Lagash ed Eridu.
Commenti
Posta un commento