IL TITANIC
IL TITANIC
di Persicani Pietro, Tassi Vittoria, Pinotti Vanessa e Picco Grace.
Il Titanic è stato un transatlantico della classe Olympic, divenuto celebre per essere naufragato alle 2:20 del 15 aprile 1912, causando la morte di 1.518 persone, mentre solo 705 riuscirono a sopravvivere, tra cui solo sei furono salvate dall’acqua.
Il Titanic partì da Southampton il 10 aprile 1912 e doveva arrivare a New York.
Durante il suo viaggio inaugurale (da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown), ebbe una collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912.L’impatto provocò l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento, allagando i primi cinque compartimenti stagni, il gavone di prua, tutte e tre le stive postali e il locale della caldaia 6 del transatlantico.
L’allagamento, 2 ore e 40 minuti più tardi, provocò l’inabissamento della nave (alle 2:20 del mattino del 15 aprile), spezzandola in due tronconi. La dinamica precisa della collisione non è mai stata chiarita del tutto. La manovra eseguita per evitare l’iceberg è stata discussa negli anni e interpretata in diversi modi, sia dai testimoni nelle inchieste, sia dagli esperti di navigazione dell’epoca e successivi.
Ciò che è certo è che alle 23:40 (ora locale della nave) Frederick Fleet e Reginald Lee videro una massa scura davanti alla nave, che riconobbero come un iceberg.
Già qualche minuto prima avevano notato un luccichio all’orizzonte.
L’iceberg apparve come una grande massa scura a poche centinaia di metri dalla nave.
Gli iceberg che affollano le rotte atlantiche settentrionali provengono sempre dalla costa occidentale della Groenlandia o dal Labrador e impiegano 2-3 anni per raggiungere il quarantunesimo parallelo nord, sospinti prima dalla fredda corrente del Labrador, poi dalla calda corrente del Golfo, che li scioglie lentamente.
L’iceberg che colpì il Titanic era praticamente coevo alla nave che ne rimase vittima e, al momento dell’urto, in base a recenti calcoli, avrebbe esercitato una pressione di almeno 985 kg/cm² sull’acciaio della murata del transatlantico, mentre l’acciaio stesso poteva resistere fino a una pressione di circa 690-750 kg/cm², a seconda del grado di purezza nella fusione.
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