GLI EGIZI

Di Martino Grassi, Edoardo Palermo, Sveva Brignoli 

GLI EGIZI

Il nome Egitto deriva dalla parola “Hut-ka-Ptah” che significa “il tempio del dio Ptah” il dio creatore in cui credeva questo popolo. Il fiume Nilo nasce in Africa e sfocia nel mar mediterraneo attraverso tutto il paese. Ogni anno per circa 3 mesi straripava e inondava le terre circostanti depositandovi il limo, un fango scuro e ricco di sostanze nutritive che rendevano il terreno fertile. Grazie al Nilo era possibile coltivare le terre, rifornirsi di acqua e abbeverare gli animali, ma anche spostarsi e scambiare merci e conoscenze. 
LE ATTIVITÀ 
Nell’ antico Egitto l’economia era basata sull’ agricoltura, che era legata alle piene del Nilo. Venivano coltivati cereali (grano, farro, orzo …) frutta, la pianta del lino, utilizzata per realizzare tessuti per abiti e bende per le mummie, e la pianta del papiro, utilizzata per la produzione di fogli per scrivere. Gli Egizi allevavano diversi animali. La caccia e la pesca erano tra le attività più praticate. Gli Egizi erano artigiani eccellenti. Realizzavano oggetti di uso quotidiano, decorazioni dei templi e dei palazzi, oggetti per il corredo funebre. Realizzavano oggetti preziosi come gioielli in oro e pietre preziose. C’erano anche artigiani che costruivano barche, attrezzi da lavoro, fogli di papiro.
LA SOCIETÁ
Nell’antico Egitto, la società aveva un organizzazione a piramide:
Faraone: è creduto l’unico dio sulla terra e aveva il maggior potere.
Funzionari: amministravano gli affari del regno. Tra loro il più importante era il Visir.
Sacerdoti: celebravano i riti religiosi erano anche astronomi e matematici.
Scribi: erano importanti perché sapevano scrivere e riscuotevano le tasse.
Soldati: difendevano il regno e mantenevano l’ordine.
Artigiani: producevano gli oggetti necessari alla vita quotidiana.  Mercanti: vendevano le merci.
Contadini: coltivavano i campi, allevavano gli animali, e lavoravano alla costruzione dei canali e degli edifici.
Schiavi: erano per lo più prigionieri di guerra o persone che non avevano potuto pagare i propri debiti. Svolgevano i lavori più duri e umili.
LA RELIGIONE 
Gli Egizi erano politeisti: credevano in molte divinità. Ra, il dio del sole, era considerato padre di tutti gli dei. Le divinità più importanti erano strettamente legati a lui. Anche alcuni animali, come il gatto e lo scarabeo, erano considerati sacri e venerati come divinità.
LA VITA DOPO LA MORTE
Gli Egizi credevano che la forza vitale delle persone, detta ka, continuasse dopo la morte. Cercavano quindi di preservare i corpi, in modo che la vita potesse continuare nell’oltretomba. Per questo motivo praticavano la mummificazione, riservata ai faraoni e alla casa reale. Dal corpo del defunto si toglievano gli organi che erano conservati nei vasi canopi. Il cuore non veniva rimosso ma veniva pesato: se pesava più di una piuma veniva dato da mangiare a un mostro metà coccodrillo, ippopotamo e giaguaro e l’anima veniva abbandonata. Se invece pesava di meno poteva entrare nell’ aldilà. Il corpo infine veniva bendato e messo in un sarcofago.
Nella tomba venivano posti degli oggetti utili per il viaggio nell’ aldilà.

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