CHI NON NE HA SENTITO PARLARE?

di Formenti Alberto, Valli Francesco e Cipolla Cristian

IL TITANIC


Salpato dal porto di Southampton (Inghilterra) quattro giorni prima e diretto a New York, il poderoso transatlantico della compagnia inglese “Withe Star Line”, il Titanic, entrò in collisione con un iceberg alle ore 23:40 del 14 aprile 1912.
A bordo c’erano 2227 persone tra passeggeri ed equipaggio. Dopo l’impatto, percepito da qualcuno solo come un lieve fremito da altri invece più forte e violento, iniziò a spargersi la voce dell’incidente nelle tre diverse classi della nave. Inizialmente pochi pensarono che fosse una cosa seria, infatti la maggior parte dei passeggeri pensarono di essere al sicuro perché sembrava impossibile che il Titanic potesse affondare. A capo della nave c’era il Capitano Edward John Smith, il quale, visti i danni dopo l’incidente, fece imbarcare sulle poche scialuppe di emergenza disponibili prima donne e bambini e solo dopo gli uomini. 
L’impatto con l’iceberg provocò lo squarcio della fiancata destra del transatlantico, che affondò 2 ore e 40 minuti più tardi, spezzandosi in due  tronconi. Il transatlantico terminò definitivamente la sua corsa alle 2:20 del 15 aprile 1912. Delle 2.227 persone imbarcate, 1.517 non si salvarono. Fu il più grave naufragio mai avvenuto in ambito marittimo.
Il relitto della gigantesca nave si trova ancora a 3810 m di profondità nelle acque  dell’Atlantico.

FASI DELL’ AFFONDAMENTO
1) PRUA IN ACQUA: con la parte anteriore allagata, il muso della nave andò 
    sott’acqua, sommergendo la plancia e la aree destinate agli ufficiali.
2) MAGGIORE INCLINAZIONE: il peso dell’acqua all’interno trascinò la nave verso 
    il basso, lasciando solo la poppa fuori dall’acqua.
3) ROTTURA: l’enorme tensione dovuta all’affondamento, spezzò il Titanic in 
    due fra il terzo e il quarto fumaiolo.
4) VERSO IL FONDO: la prua si inabissò rapidamente verso il fondale, seguito da       
   una massa di rottami come caldaie, fumaioli e pezzi dello scafo.

CI SONO STATI ERRORI? 
Molti difetti di progettazione e costruzione e alcuni errori nella conduzione della nave avrebbero contribuito al naufragio o, quanto meno, a far sì che si siano salvate poche persone. Su alcuni di questi, non tutti gli storici però son d’accordo. 
Ne riportiamo alcuni:
  • Per creare più spazio per le cabine si tennero più basse le paratie, così, quando si aprì la falla, l’acqua passò da un compartimento all’altro.
  • I rivetti sulle piastre metalliche dello scafo non erano di ferro di alta qualità.
  • Molti avvertimenti sul pericolo ghiaccio furono ignorati prima di cambiare rotta.
  • Si disse che il Titanic procedeva troppo velocemente: al Capitano Smith sarebbe stato raccomandato di spingere i motori al massimo. 
  • Erano state predisposte poche scialuppe e quelle presenti non furono riempite  abbastanza perché i marinai non erano stati addestrati per farlo.
  • Se le navi vicine avessero tenuto acceso la radio, gli equipaggi avrebbero saputo che il Titanic si trovava in pericolo.
  • Il Titanic lanciò solo 8 razzi segnalatori.
  • Le vedette del Titanic non erano munite di binocoli. Quindi l’avvistamento dell’iceberg avvenne in forte ritardo.
Potremmo continuare per ore tra ipotesi, supposizioni e studi fatti ma ora vogliamo salutarvi e lasciarvi con una misteriosa curiosità che a noi ha colpito molto. 

CURIOSITÀ: UN’APPARIZIONE MISTERIOSA
Poco prima della collisione, mentre gli operai radio del Titanic erano in piena attività, fu segnalata la presenza di un’imbarcazione misteriosa all’orizzonte. I membri dell’equipaggio si prepararono a lanciare i razzi di segnalazione, ma la nave scomparve velocemente. Nessuno riuscì a identificarla né a sapere dove fosse andata. 



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