CARA SANTA LUCIA....

di Assandri Claudio, Formenti Alberto e Gorini Daniel

Il 13 Dicembre a Siracusa nasce una bambina di nome Lucia in una famiglia nobile e molto ricca.
Lei fin da piccola quando giocava o andava in giro con i suoi genitori, vedeva tanti bambini che non avevano la fortuna che aveva lei.
Lucia era sempre stata buona nella vita e quando diventò grande lasciò le sue ricchezze e la sua casa per aiutare i poveri che vedeva fin da piccola.
Diventata 20enne la denunciarono di essere cristiana e la condannarono a morte.
Fecero una grande processione fino al centro della città e le cavarono i suoi bellissimi occhi e quando invecchiò è morì divenne la patrona di Siracusa che all’epoca era sotto l’Impero romano d’occidente.

Adesso sono passati tanti anni da quanto è morta Santa Lucia però ci sono tante tradizioni per ricordarla. 

La nostra è molto semplice: i bambini scrivono una letterina qualche giorno prima del 13 dicembre scrivendo dei doni che vorrebbero ricevere; la notte precedente l’arrivo di Santa Lucia vanno a letto presto e preparano o il latte o il caffè per la Santa e per l’asinello c’è il fieno o una carota e l’acqua da bere. 
Infatti gli aiutanti di Santa Lucia sono: un asinello che dorme sempre (cioè 363 giorni l’anno perché gli altri due deve caricare i regali) e Castaldo: un uomo taciturno che vuole aiutarla.
Un simbolo che rappresenta Santa Lucia è la campanella che sentiamo anche noi a scuola annuncia il suo arrivo, per dire che porterà i regali a tutti!

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